ISI è fornitore di software per la gestione delle manutenzioni programmate.
Nel corso dei decenni il settore industriale è stato interessato da numerosi cambiamenti, quasi sempre volti al meglio, che hanno permesso alle aziende di dotarsi di strumenti sempre più all’avanguardia per rimanere competitive nelle varie evoluzioni del mercato. Negli ultimi anni questo processo “evolutivo” ha subito una forte accelerazione: il mercato è diventato sempre più rapido e imprevedibile, anche a causa della quarta rivoluzione industriale, meglio nota come industria 4.0, che ha fatto sì che le aziende manifatturiere potessero usufruire di innovazioni tecnologiche davvero molto significative.
Macchinari sempre più evoluti e sistemi di grandissima precisione e affidabilità consentono oggi al marchio di raccogliere quanti più dati possibili (definiti Big Data) che vengono processati e analizzati per analizzare e comprendere al meglio l’andamento del mercato e l’orientamento della clientela e, al tempo stesso, per individuare eventuali criticità all’interno della catena di produzione, in modo tale da intervenire tempestivamente e garantire così un prodotto di grande qualità al consumatore finale. Reputazione, quindi, ma anche efficienza e standard di alto livello: sono queste le prerogative odierne di un’azienda che vuole mantenersi al “top”.
Tuttavia, per raggiungere questi importanti obiettivi è necessario che le strumentazioni e i sistemi siano perfettamente integrati tra loro, in modo da offrire una resa funzionale agli scopi preposti. Raggiungere un alto livello di integrazione è possibile solo se l’azienda riesce a dotarsi di un sistema di monitoraggio che controlli l’andamento dei macchinari e segnali subito eventuali intoppi e malfunzionamenti che possono seriamente compromettere l’intero processo produttivo.
Ma cosa può succedere ad uno di questi macchinari? Ad esempio, possono verificarsi danneggiamenti dovuti ad un mancato controllo periodico, oppure le parti meccaniche, con il passare del tempo potrebbero usurarsi. Inoltre non sono da escludere problemi di automazione o più semplicemente l’assenza o il malfunzionamento di un macchinario, magari non adeguatamente riparato (o sostituito) dopo un guasto. Queste difficoltà non riguarderanno troppo i macchinari del prossimo futuro, che avranno una struttura talmente avanzata da non incappare quasi mai nelle problematiche sopra descritte.
Per quanto riguarda invece gli strumenti attuali, l’azienda deve provvedere ad una manutenzione costante, elaborando un vero e proprio piano di interventi. Un grande aiuto in tal senso arriva dai software per la gestione della manutenzione, che pianificano, controllano e personalizzano le attività manutentive. Questi software riescono a garantire un controllo accurato e continuo sotto tutti gli aspetti, redigendo report che saranno utilissimi per capire lo “stato di salute” dei vari macchinari.
Inoltre, ogni qual volta viene effettuato un intervento di riparazione/manutenzione, questo verrà riportato dal software, che funzionerà quindi come un’agenda, riportando la data dell’intervento e il tipo di operazione svolta. Andando nel dettaglio, quali sono le peculiarità dei software per la gestione della manutenzione programmata? Il primo passo, come detto in precedenza, è la definizione di un piano di intervento, con l’annotazione di tutti gli interventi di manutenzione effettuati sui macchinari. Inoltre, il software saprà fornire al personale anche delle direttive molto precise su come realizzare l’intervento sui macchinari da riparare o che necessitano di manutenzione. Non appena si palesa un guasto, il software segnalerà subito il problema, consentendo così all’azienda di porre efficacemente rimedio.
I consuntivi delle attività manutentive eseguite e da contabilizzare verranno poi gestite all’interno del processo di gestione degli interventi di manutenzione con le funzionalità di consuntivazione dei costi interni, associando alla nota spese l’ordine di servizio/ticket di richiesta. Una volta rilevati i costi, si potrà procedere alla gestione delle autorizzazioni alle emissioni delle fatture di vendita e dei sub-appaltatori in relazione delle condizioni contrattuali attraverso fatture dirette.
Alla luce di tutte queste importanti caratteristiche, va da sé che un’eventuale integrazione con i sistemi MES consenta al software di espandere ulteriormente le proprie funzionalità, dato che ad esempio si possono utilizzare i dati raccolti dal MES per calcolare correttamente le scadenze programmate. Stesso discorso con i sistemi ERP: un’eventuale integrazione non fa altro che rendere più coordinate le attività dell’azienda.