Il decreto n. 19/2024, pubblicato il 2 marzo sulla Gazzetta Ufficiale, focalizzato sull’innovazione e la sostenibilità ambientale nel settore produttivo nazionale, rappresenta una pietra miliare nel panorama normativo italiano. Introducendo il nuovo Credito d’Imposta Transizione 5.0 all’articolo 38, offre un sostegno alle imprese nel loro percorso verso la transizione digitale ed energetica. Questa misura parte delle azioni urgenti per l’attuazione del PNRR e costituisce un’opportunità significativa per le PMI italiane che stanno affrontando le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale.
Il credito d’imposta Transizione 5.0 è stato creato per semplificare il processo di modernizzazione delle imprese italiane. Secondo il decreto PNRR, l’articolo 38 delinea chiaramente i beneficiari di questo incentivo: tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla loro dimensione, settore o regime fiscale, sono potenzialmente idonee, così come le filiali di soggetti non residenti. Per beneficiare del credito d’imposta, proporzionale alla spesa sostenuta, le imprese devono investire in progetti innovativi che riducano i consumi energetici di almeno il 3% nel biennio 2024-25. Tuttavia non possono usufruirne le imprese in stato di liquidazione o fallimento, o soggette a procedure concorsuali o sanzioni interdittive. È anche richiesto il rispetto delle normative sulla sicurezza sul lavoro e degli obblighi contributivi.
Investimenti riconosciuti dal credito d’imposta transizione 5.0
Un elemento fondamentale del credito d’imposta Transizione 5.0 riguarda la natura degli investimenti incentivati. La normativa contempla agevolazioni per l’acquisto di beni materiali e immateriali nuovi, integrati con i sistemi gestionali aziendali o la catena di approvvigionamento. Tra questi rientrano software per la gestione intelligente degli impianti, piattaforme di monitoraggio dei consumi energetici e soluzioni per migliorare l’efficienza energetica. Anche gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e le spese per la formazione del personale su tecnologie digitali ed energetiche sono incentivati. Il credito d’imposta è proporzionale agli investimenti, come di seguito indicato:
- Per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, è previsto un credito del 35% delle spese.
- Per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro, è previsto un credito del 15%.
- Per investimenti tra 10 e 50 milioni di euro, il credito sarà del 5%.
Come beneficiare del credito d’imposta transizione 5.0
Per accedere al credito d’imposta Transizione 5.0 è necessario presentare una documentazione dettagliata attraverso una procedura telematica utilizzando un modello standardizzato fornito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Questa documentazione include una descrizione completa del progetto di investimento, nonché le certificazioni che confermano la riduzione dei consumi energetici conseguente agli investimenti e la loro effettiva realizzazione. La verifica della completezza della documentazione e la trasmissione al Ministero delle imprese e del made in Italy sono fasi cruciali per la prenotazione del credito. La valutazione sarà effettuata da soggetti terzi autorizzati, come gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) e le Energy Service Company (ESCo), selezionati in base a criteri di indipendenza, imparzialità e competenza professionale.
EMO, la piattaforma che monitora i consumi
Per venire incontro alle esigenze delle aziende impegnate nella transizione 5.0 e in particolare nel monitoraggio dei consumi, tra cui quelli energetici, ISI propone una piattaforma IIoT in cloud integrabile con FOX, il software MES, che consente di centrare gli obiettivi di riduzione dei consumi attraverso un controllo in real time dei trend per scoprire dove sono i margini di miglioramento.
EMO offre una serie di strumenti e funzionalità per monitorare e gestire in modo efficace i processi produttivi:
- Monitoraggio completo delle variabili chiave come pressione, temperatura e consumi energetici (elettricità, gas naturale, acqua), offrendo una visione dettagliata delle attività
- Impostazione di soglie di allarme e notifiche immediate per affrontare prontamente situazioni critiche e intervenire tempestivamente in caso di anomalie
- Personalizzazione dei cruscotti e dei sinottici per una visualizzazione chiara e intuitiva dei dati, facilitando l’interpretazione delle informazioni
- Accesso flessibile tramite web o app mobile, consentendo di monitorare e gestire i processi produttivi da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
Prospettive future
L’introduzione del credito d’imposta Transizione 5.0 rappresenta una leva strategica per le imprese italiane che vogliono promuovere innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Il governo italiano mira a rinnovare il tessuto produttivo nazionale, promuovendo la competitività e l’autonomia tecnologica, in linea con gli obiettivi europei di riduzione dell’impatto ambientale. L’integrazione di progetti innovativi con una visione strategica a lungo termine sarà cruciale per ottenere vantaggi competitivi duraturi e un ruolo prominente nell’economia verde. L’approccio governativo alla digitalizzazione e all’efficienza energetica, attraverso misure come il credito d’imposta Transizione 5.0, indica una trasformazione bilanciata tra innovazione tecnologica e responsabilità ambientale. Questo percorso, allineato con gli obiettivi del PNRR e della strategia europea per una crescita sostenibile, richiede l’impegno congiunto delle imprese interessate nell’interpretare e applicare efficacemente le disposizioni normative, per accelerare il cammino verso un’economia più digitale, verde e resiliente.