Lo Smart Manufacturing, ovvero il nuovo modello di produzione industriale caratterizzato dall’adozione di tecnologie digitali in grado di aumentare l’interconnessione e la cooperazione tra le risorse aziendali (macchine, persone dati), rappresenta la strada per il rilancio dell’industria italiana, la settimana al mondo e, a livello europeo, seconda solo alla Germania.
Il fenomeno riguarda tutto il mondo industrializzato, dagli Stati Uniti fino all’Asia, passando per l’Europa e interessa in prevalenza i settori automotive, aerospaziale e metalmeccanico.
Le tecnologie dello Smart Manufacturing sono tante e non tutte ugualmente mature: Internet of Things, Big Data, Cloud Computing, sistemi di Advanced Automation, Dispositivi Wearable, Interfacce uomo-macchine (Advanced Human Machine Interface) e Stampa 3D (Additive Manufacturing) .
Le linee di sviluppo dello Smart Manufacturing sono 3:
- Smart Execution: che riguarda il cuore dell’attività industriale, quindi la produzione, la logistica, la manutenzione, la qualità e la sicurezza. Le tecnologie sono: cloud manufacturing, advanced human machine interface, advanced automation e additive manufacturing;
- Smart Integration: riguarda i processi che interagiscono fortemente con il mondo della fabbrica come il New Product Development, il Supplier Relationship Management e il Product Lifecycle Management. Le tecnologie più mature sono l’IoT e i big data, a supporto dello sviluppo del nuovo prodotto e del product lifecycle management;
- Smart Planning: riguarda i processi di Production e Distribution Planning, Inventory Management e Supply Chain Event Management.
In Italia, così come all’estero, le soluzioni prevalentemente adottate dalle aziende appartengono allo Smart Execution.
Le tecnologie più pronte a fare il loro ingresso in azienda sono l’IoT e i Big Data, mentre il Cloud Manufacturing, che è quella più versatile e applicabile in diverse aree e settori, insieme all’Advanced Human Machine Interface si candida a diventare la prossima tecnologia di riferimento.
Lo Smart Planning, invece, complice anche la ancora recente introduzione dello Smart Manufacturing, è molto poco sviluppato in Italia; con il tempo, la aziende dovranno mettere mano anche all’innovazione delle logiche di pianificazione.
L’adozione dello Smart Manufacturing porta benefici tangibili alle imprese in termini di miglioramento dell’efficienza e abbassamento dei costi, dando la possibilità di disegnare nuovi processi, contando sulla completa cooperazione tra operatori e risorse e sulla piena disponibilità delle informazioni.
Purtroppo in Italia il percorso di adozione dello Smart Manufacturing è rallentato da fattori contestuali, culturali, organizzativi e di capacità dell’offerta. Di fatto, il 90% delle imprese italiane è di piccola o media dimensione e ciò limita la crescita della cultura digitale, portando ad un’assenza di equilibrio tra operational e information technology.
Visto che il 20% dell’indotto italiano è rappresentato dalle aziende manifatturiere, sono auspicabili maggior attenzione e impegno da parte delle istituzioni allo scopo di far crescere la consapevolezza dell’importanza della digitalizzazione delle aziende, così come sta già accadendo, con successo, all’estero.