La tecnologia Machine to Machine (M2M) mette in comunicazione diversi dispositivi tra loro consentendo lo scambio di dati e informazioni tra di essi al fine di migliorare i processi svolti dai macchinari stessi.
Fino a pochi anni fa era l’uomo a programmare e controllare i processi svolti dai macchinari. Oggi l’apporto dell’essere umano incide sempre meno sul ciclo lavorativo dei macchinari, grazie alle soluzioni M2M.
La Machine to Machine è la branca tecnologica che si occupa di raggruppare le soluzioni integrate per lo scambio automatico di informazioni e analisi tra macchinari interconnessi. In concreto facciamo riferimento ad algoritmi e procedure che consentono in maniera automatica il trasferimento di dati tra dispositivi.
L’automotive è stato il primo settore ad intuire in vantaggi ed applicare questa tecnologia nelle catene di montaggio delle auto. Poi, con l’arrivo della tecnologia RFID, identificazione a radiofrequenza, abbiamo assistito ai primi esempi concreti di comunicazione tra dispositivi.
Il vero salto di livello è avvenuto successivamente, con la miniaturizzazione dei componenti, lo sviluppo di protocolli di comunicazione comuni e la diffusione della rete wireless.
Come funziona la M2M
Un sistema M2M è composto da almeno due dispositivi con sensori RFID, un collegamento wifi o cellulare ed un software di calcolo autonomo programmato per consentire al dispositivo in rete di interpretare i dati e prendere le relative decisioni. E’ possibile integrare e far dialogare anche macchinari diversi tra loro. I dati vengono acquisiti e trasferiti ad un server centrale tramite una rete.
I dati acquisiti dalle applicazioni M2M, attivano azioni per efficientare produzione e ciclo operativo.
Differenze tra IoT e M2M
I termini IoT e M2M non sono sinonimi, infatti esistono profonde differenze tra queste due tecnologie. L’IoT, ad esempio, necessita della tecnologia M2M per funzionare, mentre M2M non ha bisogno dell’IoT. Entrambe le tecnologie servono per mettere in comunicazione dei dispositivi connessi ma, mentre l’M2M interconnette le singole apparecchiature collegate in rete in un sistema chiuso, l’IoT collega sottoinsiemi M2M in un sistema che ineragisce con l’ambiente fisico e con le persone.
Nell’M2M i dispositivi usano trasmissioni point-to-point con sensori e hardware su reti cellulari o sistemi chiusi, invece IoT usa reti basate su protocollo IP che invia e gestisce i dati raccolti ad apparati di reti specifici come gateway, middelware o piattaforma cloud.
M2M e sicurezza informatica
La sicurezza informatica è un tema che riguarda entrambe le tecnologie, sia in tema di accesso non autorizzato, sia per l’intrusione wireless o di rete ed hacking del dispositivo.
L’M2M funziona tramite il protocollo IP, spesso anche di reti pubbliche ed è molto vulnerabile. Eventuali falle del sistema IoT potrebbero avere conseguenze sull’ambiente fisico, sullo stato e la funzionalità degli oggetti connessi.
Un’ottima soluzione per evitare le principali criticità del sistema, è la creazione di VPN autonome basate su algoritmi di protezione e cifratura dei dispositivi e delle infrastrutture.
Principali applicazioni dell’M2M
La più comune applicazione della tecnologia M2M è il monitoraggio da remoto in diversi ambiti, dall’alimentare all’energetico passando per l’approvvigionamento e la fatturazione finale al cliente, che richiede contatori intelligenti.
La M2M trova applicazione, in generale, in tutte le attività che si avvantaggiano di una gestione accurata della catena di distribuzione. Si tratta di una soluzione molto versatile, adattabile a qualsiasi esigenza, dalla rilevazione di pressione e tempratura allo stato delle apparecchiature.
Due esempi concreti e facilmente riscontrabili nella vita quotidiana sono il controllo del flusso del traffico tramite semafori “intelligenti” e il monitoraggio in tempo reale dei parametri vitali dei pazienti per l’erogazione dei farmaci quando pianificato e il monitoragio delle risorse sanitarie.