L’industria 4.0 è ormai presente in ogni discussione che riguarda le innovazioni tecnologiche per imprese e aziende. La quarta rivoluzione industriale si pone come obiettivo il miglioramento del flusso produttivo dell’azienda tramite la raccolta di dati dai vari settori e l’inserimento degli stessi dentro un unico software. Il vantaggio appare subito evidente: oltre all’eliminazione dei passaggi superflui e allo snellimento della “filiera”, i dipendenti dell’azienda possono dedicarsi in maniera più mirata al rapporto diretto con il customer, stabilendo un grado di soddisfazione reciprocamente alto che porta il marchio stesso ad elevare la propria credibilità.
Chiaramente, per ambire a questo scenario, c’è bisogno di avere tutte le carte in regola. Basta dare uno sguardo ai dati emersi nelle indagini sull’implementazione dell’industria 4.0 per rendersi conto che in Italia siamo piuttosto indietro: sono ancora molte le aziende che non hanno ancora recepito i vantaggi della rivoluzione, e ci vorrà del tempo prima che l’intero settore industriale si mostri al passo con i tempi. Tuttavia, una parte (seppure minoritaria) si è trovata pronta ad accogliere le novità del 4.0, dotandosi in particolare di una strategia di fondo che faciliti l’informazione e la digitalizzazione, arrivando così all’obiettivo della “smart factory” (la fabbrica intelligente).
Una strategia che non può non dipendere da dei software gestionali, capaci di regolare tutti i flussi aziendali, rendendo l’intera produzione priva di intoppi, estremamente qualitativa e anche scevra da costi troppo elevati, grazie ad un’adeguata pianificazione che va ad eliminare tutti quei passaggi che non portano valore aggiunto. Ecco perchè la scelta del software è particolarmente importante: non è davvero il caso di sceglierne uno a buon mercato, perchè risulterebbe fortemente limitato, ma al tempo stesso non è sempre una buona idea affidarsi a qualcosa di troppo costoso. Ciò che serve è un software idoneo alle esigenze dell’azienda, che possa operare soprattutto in quei settori ‘macchinosi’ che inevitabilmente rallentano la produzione.
Uno dei software gestionali più famosi è senza dubbio l’ERP, che sta per Enterprise Resource Planning ed è sostanzialmente un sistema di gestione, chiamato in informatica “sistema informativo”, che integra tutti i processi di business rilevanti di un’azienda, come ad esempio le vendite, la contabilità, la gestione del magazzino e altro ancora. In sostanza, il software gestionale ERP regola e ottimizza tutto il flusso che riguarda il processo di produzione. Risulta molto utile specialmente nel settore meccanico, dove c’è bisogno di seguire con attenzione tutti i passaggi che comprendono i materiali dalla domanda del cliente fino al prodotto completato: dall’elaborazione dei piani di produzione e di acquisto (MRPII) alla gestione dei relativi ordini, passando per il controllo qualità e la gestione dei flussi dei materiali, l’ERP è lo strumento ideale per snellire il procedimento ed evitare inutili perdite di tempo, grazie anche ad un’efficace integrazione con gli uffici tecnici.
Per aspirare alla realizzazione di un “flusso continuo” dei processi che consenta all’azienda di toccare alti livelli di efficienza e produttività c’è bisogno anche di un altro passaggio, fondamentale per la digitalizzazione: si tratta dei sistemi MES, Manufacturing Execution System, dei software che raccolgono tutte quelle informazioni utilissime al management, che se ne servirà per comprendere come pianificare l’ottimizzazione per il miglioramento della produzione. La conoscenza e la conseguente valorizzazione dei dati raccolti permette di mettere in piedi subito una reazione ad eventuali problemi nel processo produttivo, adoperando subito gli strumenti necessari per un’immediata riconfigurazione che eviti i classici “colli di bottiglia”.
In tutto ciò come si inserisce la manodopera? E’ opportuna una formazione adeguata all’innovazione portata dall’industria 4.0, e quindi anche dei software gestionali, che non limitano o mortificano l’aspetto umano (come talvolta viene detto) ma piuttosto tendono a migliorarlo, lavorando su una maggiore qualità dell’intero processo produttivo che facilita il compito al dipendente e infonde fiducia e soddisfazione nell’utente.